Racconti Gratuiti

SUOR ANTONIETTA E IL SUO SEGRETO

Mini Racconto che è stato scelto e selezionato per essere pubblicato sulla rivista del comune di None.

 

SUOR ANTONIETTA E IL SUO SEGRETO

Di

Elena Piras

 

“Cappella di San Sebastiano – None (TO)

Suor Maria Claretta.

Buona fortuna.”

 

Avevo solo quel biglietto tra le mani, la mia unica via d’uscita, la sola speranza per poter iniziare una nuova vita.
Era stato Don Armando a darmelo la sera prima.  Mi aveva pregato di scappare lontano.
La nostra era una situazione difficile, eravamo una famiglia povera e piena di debiti e quella volta ne avevamo dovute pagare le conseguenze.
Ero rimasta sola, avevano ucciso entrambi i miei genitori e se io non avessi voluto fare la stessa fine, avrei solo dovuto sparire.
Presi le mie poche cose e partii da Napoli per raggiungere quel piccolo paesello immerso tra i campi, del quale non conoscevo assolutamente nulla.
Riuscii a trovare quella piccola chiesetta e, grazie al solo aiuto di Suor Maria Claretta, mi trasformai in segreto, in una novizia, il mio nuovo nome fu Suor Antonietta.
La mia vita da quel momento cambiò radicalmente, dovevo seguire determinate regole, dedicarmi alla preghiera e accettare quel che mi veniva detto.
Dopo solo un anno, tutto però iniziò a cambiare.
Era il 1690 e fummo costrette a ospitare per più di tre settimane, una colonna dell’esercito francese.
Ci prodigavamo a servir loro da mangiare e a curare quei feriti che necessitavano le nostre attenzioni, alcuni erano bruschi ma, altri, riuscivano a essere anche molto affabili.
Tra questi c’era anche lui, François, un ragazzo alto, distinto con due occhi dolci come il miele e capelli biondi come l’oro. Me ne invaghii all’istante, ne seguirono giorni di completa devozione da parte mia per poter stare al suo fianco più tempo possibile e gustarmi la sua compagnia. Non mi era mai capitato prima di provare un sentimento simile, non sapevo come gestirlo, soprattutto a causa del mio abito e del mio segreto.
D’altro canto, lui, non sembrava sottrarsi alle mie attenzioni e, piano piano, la nostra amicizia si tramutò per entrambi in qualcosa di molto più forte.
Terminati i ventitré giorni della sua permanenza, doverci salutare fu davvero un momento tragico e angosciante, quella sera nessuno dei due riuscii a lasciare le mani dell’altro e un bacio dolce e profondo ci coinvolse in un attimo di estrema passione e amore.
Non potevo separarmi da lui.
Riflettei un attimo e decisi di raccontargli tutta la mia storia.

«Fuggi con me…» mi disse.

E così feci, abbandonai None, Suor Maria Claretta e il mio velo…

 

 

Da dove nasce l’idea di questo racconto?

Questo racconto è stato scelto tra tanti, tramite un contest su Instagram, indetto da @paolamaren75, per la pubblicazione sulla rivista per cui lei lavora, nel comune di None.

Dopo aver messo una traccia da seguire, riferita proprio alla legenda legata alla  Cappella di San Sebastiano, gli autori sono stati invitati a partecipare.

Sono stati selezionati solo tre racconti e pubblicati sulla rivista mensile che vi riporto qui di seguito.

Leggendo le varie informazioni inserite da Paola e facendo ulteriori ricerche, la storia si è creata nella mia mente in pochissimo tempo…

Spero che vi sia piaciuta, per me è un onore e una grande soddisfazione vedere il mio nome su questo giornalino.

 

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